
MESSAGGIO DAL DIRETTORE
Carissimi,
Abbiamo iniziato il secondo semestre da quattro settimane in una situazione di emergenza che non ha precedenti nella mia memoria; lo abbiamo fatto in una forma inedita e imprevedibile per noi e per le nostre tradizioni di insegnamento: cioè in remoto.
Poi, seguendo un orientamento condiviso in Ateneo, abbiamo espletato le sessioni di esame in sospeso, nonchè le sessioni di laurea già previste.
In queste settimane, abbiamo avviato le attività dei corsi a crediti liberi, i percorsi formativi di gran parte dei Master già avviati, della Scuola di Specializzazione in Beni architettonici e del Paesaggio, nonché del Dottorato di Ricerca in Architettura, abbiamo lavorato ai tirocini e continuato a sviluppare le attività della complessiva gestione amministrativa e contabile, della didattica e della ricerca del Diarc. Abbiamo cioè dato corso a tutte le attività ordinarie del Dipartimento, con poche eccezioni e limitatissime penalizzazioni per i nostri studenti.
Sull’efficacia delle modalità di insegnamento su piattaforma digitale che abbiamo avviato, avremo tempo per discutere e per valutare il loro eventuale futuro inserimento nei nostri ordinamenti, in modo da capacitare la nostra proiezione verso reti più lunghe. Di questo si discute in questi giorni nella comunità scientifica di Architettura in Italia, nella CUIA, nelle Società Scientifiche, nei consessi scientifici e accademici. Avremo modo di riflettere collegialmente per trarne le considerazioni più opportune e ragionevoli al fine di consolidare le nostre attività e i nostri percorsi. Tuttavia alla luce di questi risultati, già tangibili in poche settimane e apparentemente condivisi e apprezzati dai nostri studenti, vorrei esprimere la mia più profonda gratitudine a tutto il personale Docente e Ricercatore, Tecnico Amministrativo, agli Studenti, ai Coordinatori dei CdS, del Dottorato, dei Master, alla Direttrice della Scuola di Specializzazione, alla Responsabile dei crediti liberi, dei tirocini, ai Capo ufficio. Credo che questo grande sforzo collettivo, che ha sacrificato alcune convinzioni e compresso alcune consuetudini, ponendo perà in evidenza uno straordinario spirito resistenziale e adattivo del Diarc, ha dimostrato con chiarezza che siamo una comunità coesa capace di convergere su un interesse comune: che è il valore dell’insegnamento, della ricerca e dell’impegno intellettuale, intese quali componenti che caratterizzano il nostro lavoro e il ruolo sociale della nostra Istituzione. Essere una comunità ed averne piena consapevolezza credo sia un valore profondo, in grado di restituire alle generazioni più giovani un modello chiaro ed efficace, che è quello dell’impegno, del rigore e della responsabilità. Vorrei dirvi che sono molto fiero di appartenere ad una comunità in grado di esprimere tali qualità. E’ con questo segno di soddisfazione, che illumina un momento difficile e opaco della nostra vita sociale, unito alla gratitudine verso ognuno, che vorrei porgere a tutti, con profondo affetto ed amicizia, gli auguri più sentiti di una serena Pasqua.
Prof. Michelangelo Russo
Head of Department of Architecture University of Naples Federico II